31° VENICEMARATHON 23/10/2016
Eccoci qui domenica 23/10/2016 in griglia di partenza in attesa dello starter assieme a tanti altri appassionati di corsa e finalmente dopo lunghi giorni di allenamenti in preparazione della Maratona di Venezia il giorno e' arrivato.
Sveglia di buonora per fare una ricca ed abbondante colazione e via mi trovo con altri due amici runner per partire da Sottomarina alle h7 direzione Villa Pisani a Stra'. h8 siamo già arrivati qui ci ritroviamo già immersi nell'atmosfera gara con una marea di persone che fanno i soliti riti pre maratona e di conseguenza anche noi. Esperienza indimenticabile aver visto da vicino alla partenza Sammy Basso, fondatore dell’Associazione Italiana Progeria, assieme ai suoi amici podisti sempre gioiosi e sorridenti che hanno spinto la carrozzella dov'era seduto per poi giungere in prossimità del traguardo e fare gli ultimi metri con le sue gambe e diffondere la sua richiesta di aiuto per la buona causa di riuscire a trovare sostegno e una cura a questa malattia, non ci sono parole UN GRANDE UOMO!
Tutto e' pronto le sacche arancioni con i vestiti di ricambio per il post gara già consegnate ai preposti camion che ce le faranno ritrovare all'arrivo, si salutano amici e conoscenti ritrovati alla partenza, ci si scambiano gli ultimi auguri e buona fortuna e via tutti in griglia. In attesa della partenza si scattano qualche foto con il cellulare per ricordare poi questi bei momenti e stemperare la tensione, l'elicottero che volteggia su e giù sopra le nostre teste sta girando le immagini che vanno in diretta su Rai Tv, pronti con l'Inno Italiano cantato dal lungo serpentone di runners e pronti ecco lo sparo viaaaaa... Ci si muove lentamente in mezzo alla bolgia di runners, in attesa di passare sotto lo striscione della partenza ed avviare il Garmin: la mia 31^ Venice Marathon 2016 ufficialmente ha inizio!
Nei pressi di Villa Pisani la gente ci applaude e ci incita, i bambini ti danno il cinque, poi si percorre tutta la Riviera del fiume Brenta con le varie e bellissime Ville, tra ali di gente entusiasta e tra canti e band musicali che lungo il percorso si esibiscono si arriva a Malcontenta, poi Mestre e poi il ponte Europa che porta dentro il bellissimo parco San Giuliano ed eccoci qui al 30mo km il famoso e lungo Ponte della Libertà che congiunge la terraferma a Venezia poi si prosegue verso la marittima e dopo vari ponti ecco il famoso ponte di legno su barche appositamente allestito per la maratona che congiunge punta della Dogana con la riva dei giardini di San Marco e via il pezzo più bello la passerella con giro d'onore in piazza San Marco qui e' una emozione indescrivibile il Campanile, la Basilica la folla che ti incita e ti applaude e ti fa venire la pelle d'oca e poi si riprende con il ponte dei Sospiri e via un'altra serie di ponti fino ad arrivare al tanto sognato arrivo in Riva degli Schiavoni dove ho visto e salutato poco prima dell'arrivo vari amici che facevano il tifo per me e non lo nascondo una lacrimuccia di contentezza mista a gioia e felicità per aver raggiunto il mio obiettivo che mi ero prefissata l'ho fatta mentre un addetto mi metteva la tanto sognata e desiderata medaglia al collo dopo aver tagliato il traguardo. You are finisher!! mi ha detto facendomi i complimenti.
Questa e' la mia maratona di Venezia amici Delfini, la consiglio a tutti perché dopo il sogno della maratona di New York fatta l'anno scorso che la considero il top dei top e non può essere paragonata a nessun'altra maratona perché "E' la Signora maratona in assoluto con la M maiuscola" Venezia e la Riviera del Brenta con le sue bellezze non ha niente da invidiare ad altre città e come detto la consiglio a tutti perché non ne resterete delusi.
Ed anche alla maratona di Venezia portati in alto i colori della Delfino Triathlon reparto corse! Risultato positivo questa domenica, infatti ho ottenuto il mio personal best in maratona! Sono contentissima, finalmente, per essere scesa sotto le 4h col tempo di 3h52. Gara non facile perchè proprio nel punto più complicato ti trovi il Ponte della Libertà (infinito e lungooo) ed i 14 ponti finali sono una mazzata per le gambe e se cedi un attimo la paghi, e di molto... la distanza regina non perdona. Ho usato sempre testa, gambe e cuore riuscendo a realizzare anche questo mio sogno sportivo oltre a tanti altri in quest'ultimo anno.
Speedy Sabry c'e'. E cosi ho chiuso in bellezza questa stupenda stagione, che soddisfazione!!!
Volevo ringraziare tutti gli amici Delfini che hanno fatto il tifo per me, supportandomi e dandomi forza in tutti questi mesi...
GRAZIE vi abbraccio tutti.
Sabrina B. N.
Sveglia di buonora per fare una ricca ed abbondante colazione e via mi trovo con altri due amici runner per partire da Sottomarina alle h7 direzione Villa Pisani a Stra'. h8 siamo già arrivati qui ci ritroviamo già immersi nell'atmosfera gara con una marea di persone che fanno i soliti riti pre maratona e di conseguenza anche noi. Esperienza indimenticabile aver visto da vicino alla partenza Sammy Basso, fondatore dell’Associazione Italiana Progeria, assieme ai suoi amici podisti sempre gioiosi e sorridenti che hanno spinto la carrozzella dov'era seduto per poi giungere in prossimità del traguardo e fare gli ultimi metri con le sue gambe e diffondere la sua richiesta di aiuto per la buona causa di riuscire a trovare sostegno e una cura a questa malattia, non ci sono parole UN GRANDE UOMO!
Tutto e' pronto le sacche arancioni con i vestiti di ricambio per il post gara già consegnate ai preposti camion che ce le faranno ritrovare all'arrivo, si salutano amici e conoscenti ritrovati alla partenza, ci si scambiano gli ultimi auguri e buona fortuna e via tutti in griglia. In attesa della partenza si scattano qualche foto con il cellulare per ricordare poi questi bei momenti e stemperare la tensione, l'elicottero che volteggia su e giù sopra le nostre teste sta girando le immagini che vanno in diretta su Rai Tv, pronti con l'Inno Italiano cantato dal lungo serpentone di runners e pronti ecco lo sparo viaaaaa... Ci si muove lentamente in mezzo alla bolgia di runners, in attesa di passare sotto lo striscione della partenza ed avviare il Garmin: la mia 31^ Venice Marathon 2016 ufficialmente ha inizio!
Nei pressi di Villa Pisani la gente ci applaude e ci incita, i bambini ti danno il cinque, poi si percorre tutta la Riviera del fiume Brenta con le varie e bellissime Ville, tra ali di gente entusiasta e tra canti e band musicali che lungo il percorso si esibiscono si arriva a Malcontenta, poi Mestre e poi il ponte Europa che porta dentro il bellissimo parco San Giuliano ed eccoci qui al 30mo km il famoso e lungo Ponte della Libertà che congiunge la terraferma a Venezia poi si prosegue verso la marittima e dopo vari ponti ecco il famoso ponte di legno su barche appositamente allestito per la maratona che congiunge punta della Dogana con la riva dei giardini di San Marco e via il pezzo più bello la passerella con giro d'onore in piazza San Marco qui e' una emozione indescrivibile il Campanile, la Basilica la folla che ti incita e ti applaude e ti fa venire la pelle d'oca e poi si riprende con il ponte dei Sospiri e via un'altra serie di ponti fino ad arrivare al tanto sognato arrivo in Riva degli Schiavoni dove ho visto e salutato poco prima dell'arrivo vari amici che facevano il tifo per me e non lo nascondo una lacrimuccia di contentezza mista a gioia e felicità per aver raggiunto il mio obiettivo che mi ero prefissata l'ho fatta mentre un addetto mi metteva la tanto sognata e desiderata medaglia al collo dopo aver tagliato il traguardo. You are finisher!! mi ha detto facendomi i complimenti.
Questa e' la mia maratona di Venezia amici Delfini, la consiglio a tutti perché dopo il sogno della maratona di New York fatta l'anno scorso che la considero il top dei top e non può essere paragonata a nessun'altra maratona perché "E' la Signora maratona in assoluto con la M maiuscola" Venezia e la Riviera del Brenta con le sue bellezze non ha niente da invidiare ad altre città e come detto la consiglio a tutti perché non ne resterete delusi.
Ed anche alla maratona di Venezia portati in alto i colori della Delfino Triathlon reparto corse! Risultato positivo questa domenica, infatti ho ottenuto il mio personal best in maratona! Sono contentissima, finalmente, per essere scesa sotto le 4h col tempo di 3h52. Gara non facile perchè proprio nel punto più complicato ti trovi il Ponte della Libertà (infinito e lungooo) ed i 14 ponti finali sono una mazzata per le gambe e se cedi un attimo la paghi, e di molto... la distanza regina non perdona. Ho usato sempre testa, gambe e cuore riuscendo a realizzare anche questo mio sogno sportivo oltre a tanti altri in quest'ultimo anno.
Speedy Sabry c'e'. E cosi ho chiuso in bellezza questa stupenda stagione, che soddisfazione!!!
Volevo ringraziare tutti gli amici Delfini che hanno fatto il tifo per me, supportandomi e dandomi forza in tutti questi mesi...
GRAZIE vi abbraccio tutti.
Sabrina B. N.
MARATONELLA DI CAMPALTO 02/10/2016
Delfina Sabrina del reparto corse Delfino Triathlon presente.
Oggi domenica 02/10/2016 si comincia con un'abbondante e ricca colazione perché 30 Km mi aspettano. Mi presento al ritrovo prefissato con altri amici runner pronti a partire da Sottomarina per le h7 direzione Campalto (VE) per partecipare alla Maratonella di Campalto, gara competitiva (appunto) di 30Km. La corsa, denominata dei 3parchi, 3ponti, 3boschi e 3forti, si svolge nei pressi della laguna di Venezia nelle vicinanze dell'Aereoporto Marco Polo di Venezia.
Il tempo non è dei migliori, per tutta la notte ha piovuto ed il cielo è molto nuvoloso e non promette nulla di buono; infatti durante il tragitto pioggia a catinelle, cessata fortunatamente arrivati a Campalto dove il tempo ci regala una gara all'asciutto anche se in compenso non si è fatta mancare una forte umidità.
In attesa della partenza prevista per le h9:15 si fanno i soliti riti pre corsa: ritiro pettorale e pacco gara, pausa caffè, sosta bagno, vestizione e riscaldamento... Tutti pronti alla partenza, l'Inno Italiano cantato a squarciagola dai partecipanti come le migliori gare nazionali e 3,2,1... Viaaaa si parteeee!
Il tracciato è misto asfalto ed in gran parte sterrato, si parte davanti alla chiesa di S.Benedetto di Campalto poi si snoda ai margini della Laguna di Venezia toccando i 3 Parchi (Zaher, Ottolenghi, Osellino), i 3 Boschi (S. Giuliano, Albanese, Chiarin) e attraversando i 3 Ponti (Passo Campalto, S. Giuliano detto anche ponte Europa che collega Mestre con il parco San Giuliano e Marzenego) poi si passa nei pressi dei 3 Forti (Manin, Carpenedo e Cosenz) fino all' arrivo sempre davanti alla chiesa di Campalto da dove eravamo partiti.
Bella gara e bel tracciato anche se molto muscolare perché in gran parte su sterrato e strade bianche. L'avevo fatta per la prima volta l'anno scorso come allenamento lungo in preparazione della Maratona di New York del 01/11/2015 e quest'anno ci sono ritornata come preparazione invece per la Maratona di Venezia del 23/10/2016 migliorando ancora col mio personal best sui 30km chiudendola in 2h39:33. Mai mollare e crederci sempre!
Durante la gara ho pensato molto ai miei compagni Delfini che nel week end in quel di Riccione stavano disputando nello stesso mio momento le gare di Triathlon Campionato Italiano Coppa Crono a squadre, staffetta ed individuali sprint. Mi spiace non aver partecipato anch'io ed aver dato una mano alle mie amiche Delfine, ma non mi posso ancora sdoppiare, perché avevo già definito il programma per realizzare il mio sogno di quest'anno (l'anno scorso è stato di fare la MITICA Maratona di New York) e cioè fare la Maratona di Venezia tentando di fare del mio meglio per realizzare il mio miglior tempo personale oltre che nella 30Km anche in maratona.
Finita la gara, presso il campo sportivo della città, si è tenuto il ricco pasta party, con pasta all'amatriciana, panini alla porchetta, formaggio, la buonissima pasta e fagioli, frutta, yogurt e a chi piace (a me no) birra a volontà per poi ritorno a casa felici e contenti della bella giornata di sport.
Sabrina B.
Oggi domenica 02/10/2016 si comincia con un'abbondante e ricca colazione perché 30 Km mi aspettano. Mi presento al ritrovo prefissato con altri amici runner pronti a partire da Sottomarina per le h7 direzione Campalto (VE) per partecipare alla Maratonella di Campalto, gara competitiva (appunto) di 30Km. La corsa, denominata dei 3parchi, 3ponti, 3boschi e 3forti, si svolge nei pressi della laguna di Venezia nelle vicinanze dell'Aereoporto Marco Polo di Venezia.
Il tempo non è dei migliori, per tutta la notte ha piovuto ed il cielo è molto nuvoloso e non promette nulla di buono; infatti durante il tragitto pioggia a catinelle, cessata fortunatamente arrivati a Campalto dove il tempo ci regala una gara all'asciutto anche se in compenso non si è fatta mancare una forte umidità.
In attesa della partenza prevista per le h9:15 si fanno i soliti riti pre corsa: ritiro pettorale e pacco gara, pausa caffè, sosta bagno, vestizione e riscaldamento... Tutti pronti alla partenza, l'Inno Italiano cantato a squarciagola dai partecipanti come le migliori gare nazionali e 3,2,1... Viaaaa si parteeee!
Il tracciato è misto asfalto ed in gran parte sterrato, si parte davanti alla chiesa di S.Benedetto di Campalto poi si snoda ai margini della Laguna di Venezia toccando i 3 Parchi (Zaher, Ottolenghi, Osellino), i 3 Boschi (S. Giuliano, Albanese, Chiarin) e attraversando i 3 Ponti (Passo Campalto, S. Giuliano detto anche ponte Europa che collega Mestre con il parco San Giuliano e Marzenego) poi si passa nei pressi dei 3 Forti (Manin, Carpenedo e Cosenz) fino all' arrivo sempre davanti alla chiesa di Campalto da dove eravamo partiti.
Bella gara e bel tracciato anche se molto muscolare perché in gran parte su sterrato e strade bianche. L'avevo fatta per la prima volta l'anno scorso come allenamento lungo in preparazione della Maratona di New York del 01/11/2015 e quest'anno ci sono ritornata come preparazione invece per la Maratona di Venezia del 23/10/2016 migliorando ancora col mio personal best sui 30km chiudendola in 2h39:33. Mai mollare e crederci sempre!
Durante la gara ho pensato molto ai miei compagni Delfini che nel week end in quel di Riccione stavano disputando nello stesso mio momento le gare di Triathlon Campionato Italiano Coppa Crono a squadre, staffetta ed individuali sprint. Mi spiace non aver partecipato anch'io ed aver dato una mano alle mie amiche Delfine, ma non mi posso ancora sdoppiare, perché avevo già definito il programma per realizzare il mio sogno di quest'anno (l'anno scorso è stato di fare la MITICA Maratona di New York) e cioè fare la Maratona di Venezia tentando di fare del mio meglio per realizzare il mio miglior tempo personale oltre che nella 30Km anche in maratona.
Finita la gara, presso il campo sportivo della città, si è tenuto il ricco pasta party, con pasta all'amatriciana, panini alla porchetta, formaggio, la buonissima pasta e fagioli, frutta, yogurt e a chi piace (a me no) birra a volontà per poi ritorno a casa felici e contenti della bella giornata di sport.
Sabrina B.
CADINI SKY RACE 18/09/2016
Ciascuno ha il proprio habitat ideale.
Il mio è fatto di profumi balsamici, di resina e pino, dove l’aria è un po’ più rarefatta, tra terreni irregolari tappezzati da rocce, muschio, funghi, sterco animale, lontano dal brusio urbano, dove gli unici suoni sono quelli del tuo cuore, dei tuoi passi, del bosco.
La pioggia, che delicata cade sopra di noi, non mi preoccupa. E’ fina, dolce, forse può aumentare, ma ho scelto l’abbigliamento corretto per questa competizione. Sono al sicuro.
Partiamo. Tutti contro tutti, ciascuno contro se stesso, ma in realtà, ciascuno pronto a sostenere un compagno in difficoltà; perché qui, dove tutti ci sentiamo un po’ a casa, sappiamo che la natura può essere tanto generosa come insidiosa.
Il profumo dei pini mi entra nei polmoni, le ripide salite mi fanno arrancare e le discese appesantiscono le gambe.
Come caprioli io e Dario iniziamo il nostro viaggio da Misurina 1756m s.l.m., sfidiamo il fango, i sentieri viscidi e le rocce dei boschi, salutiamo il rifugio Città di Carpi 2110m s.l.m. poi quello del Col de Varda 2106m s.l.m. per tornare infine al lago. Lui in 2 ore e 42 minuti, io in 2 ore e 58 minuti. 20 km, 900 m D+, T. tra i 3 e i 10°C, sotto una pioggia incessante...
Filippo M.
Il mio è fatto di profumi balsamici, di resina e pino, dove l’aria è un po’ più rarefatta, tra terreni irregolari tappezzati da rocce, muschio, funghi, sterco animale, lontano dal brusio urbano, dove gli unici suoni sono quelli del tuo cuore, dei tuoi passi, del bosco.
La pioggia, che delicata cade sopra di noi, non mi preoccupa. E’ fina, dolce, forse può aumentare, ma ho scelto l’abbigliamento corretto per questa competizione. Sono al sicuro.
Partiamo. Tutti contro tutti, ciascuno contro se stesso, ma in realtà, ciascuno pronto a sostenere un compagno in difficoltà; perché qui, dove tutti ci sentiamo un po’ a casa, sappiamo che la natura può essere tanto generosa come insidiosa.
Il profumo dei pini mi entra nei polmoni, le ripide salite mi fanno arrancare e le discese appesantiscono le gambe.
Come caprioli io e Dario iniziamo il nostro viaggio da Misurina 1756m s.l.m., sfidiamo il fango, i sentieri viscidi e le rocce dei boschi, salutiamo il rifugio Città di Carpi 2110m s.l.m. poi quello del Col de Varda 2106m s.l.m. per tornare infine al lago. Lui in 2 ore e 42 minuti, io in 2 ore e 58 minuti. 20 km, 900 m D+, T. tra i 3 e i 10°C, sotto una pioggia incessante...
Filippo M.
7° TAPPA SUMMER RUN SOTTOMARINA 18/08/2016
"Stasera ho sperato che quegli 8 km non terminassero più... Una corsa lenta, passo dopo passo sprofondando nella sabbia morbida, la brezza che ti dà sollievo solleticandoti il collo, il profumo della salsedine, il rumore unico delle onde e io con il naso all'insù per guardare quella luna che timida ma vanitosa si specchiava sul mare... 8 km magici in cui non ho pensato a nulla se non a godermi questo momento come fossi dentro un dipinto... dentro ad uno spazio solo mio!.."
Da una ragazza del gruppo di Galzignano che è rimasta entusiasta della bella serata.
Da una ragazza del gruppo di Galzignano che è rimasta entusiasta della bella serata.
44° CAMIGNADA POI SIE' REFUGE 07/08/2016
Volevo condividere con voi questa mia nuova corsa "Delfina" in alta montagna fino a 2510mt slm nel cuore delle Dolomiti e siii perchè ho passato un bellissimo week end ad Auronzo per correre la "Camignada 6rifugi" cioè 33km da Misurina ad Auronzo passando per le 3 Cime di Lavaredo ed i vari rifugi.
Partenza per 1500 iscritti ore 8,00 dal lago di Misurina, spettacolare paesaggio fin dai primi km che si snoda poi tra le Tre Cime di Lavaredo che sovrastano la Val d'Ansiei, le pendici del Paterno e il versante nord della Croda dei Toni raggiungendo lungo il percorso il Rifugio Auronzo, il Rifugio Lavaredo, il Rifugio Locatelli, il Rifugio Piani di Cengia e poi giù, inizia la lunga discesa in Val di Cengia, Val Mar-zon che porterà al traguardo posto al Palaghiaccio di Auronzo di Cadore (BL). Bellissimo paesaggio, vario dal punto di vista floreale e faunistico, con scorci e paesaggi stupendi, da cartolina, sembrava di toccare il cielo con un dito visto l'altezza slm, sensazioni ed emozioni nuove mai provate in una corsa in pianura.
Sono contentissima e soddisfatta di tutto e visto che mi piace correre in montagna e ci ho preso gusto, se ne avrò occasione la rifarò di sicuro magari ancor meglio in compagnia di qualche "Delfino/a" che si appassioni a queste corse. Giornata stupenda con il cielo azzurro e neanche una nuvola quindi era anche d'obbligo perdere qualche minuto per farsi delle foto in ricordo della bellissima avventura.
Scusatemi se son stata un po' lunga, ma volevo darvi l'idea di quanto bello è correre in questi magnifici posti che ho scoperto solo quest'anno visto che, causa incidente in bici, ho dovuto buttarmi più sulla corsa, ma visto che tutto il male non vien per nuocere ho riscoperto nuovi paesaggi e sensazioni. Mai mollare ed aprire sempre nuovi orizzonti ed obiettivi. Be strong!!
Sabrina B.
Partenza per 1500 iscritti ore 8,00 dal lago di Misurina, spettacolare paesaggio fin dai primi km che si snoda poi tra le Tre Cime di Lavaredo che sovrastano la Val d'Ansiei, le pendici del Paterno e il versante nord della Croda dei Toni raggiungendo lungo il percorso il Rifugio Auronzo, il Rifugio Lavaredo, il Rifugio Locatelli, il Rifugio Piani di Cengia e poi giù, inizia la lunga discesa in Val di Cengia, Val Mar-zon che porterà al traguardo posto al Palaghiaccio di Auronzo di Cadore (BL). Bellissimo paesaggio, vario dal punto di vista floreale e faunistico, con scorci e paesaggi stupendi, da cartolina, sembrava di toccare il cielo con un dito visto l'altezza slm, sensazioni ed emozioni nuove mai provate in una corsa in pianura.
Sono contentissima e soddisfatta di tutto e visto che mi piace correre in montagna e ci ho preso gusto, se ne avrò occasione la rifarò di sicuro magari ancor meglio in compagnia di qualche "Delfino/a" che si appassioni a queste corse. Giornata stupenda con il cielo azzurro e neanche una nuvola quindi era anche d'obbligo perdere qualche minuto per farsi delle foto in ricordo della bellissima avventura.
Scusatemi se son stata un po' lunga, ma volevo darvi l'idea di quanto bello è correre in questi magnifici posti che ho scoperto solo quest'anno visto che, causa incidente in bici, ho dovuto buttarmi più sulla corsa, ma visto che tutto il male non vien per nuocere ho riscoperto nuovi paesaggi e sensazioni. Mai mollare ed aprire sempre nuovi orizzonti ed obiettivi. Be strong!!
Sabrina B.
RAID VENEZIA-CORTINA 06/08/2016
Come l’anno scorso alcuni della Delfino aderiscono alla “gita” sociale dell’UCI Lido Venezia, che tramite Matteo Cosma abbiamo conosciuto nel 2015. Quest’anno ci aspettano 160km fino a Cortina, da lì salita al Falzarego e ritorno per un totale di 192km e 2500dsl. Fra defezioni previste (Griguolo), dell’ultima giornata (DX e il suo ginocchio), e dell’ultima ora (Moscardo/Gramolelli sperduti in piazzale Roma) rispondono all’appello Bellemo ed il sottoscritto, più Giancarlo da Piove simpatizzante delfino bardato di tutto punto. Scoperto il cognome del Giancarlo si giustifica la mia personale presenza al tour, alla ricerca come ero di “ripetizioni” per ragioni del tutto personali. Andiamo al percorso. I primi 80 vengono via abbastanza noiosetti e “fumosi”. Passiamo per Treviso, Conegliano, Vittorio e si vede che è una delle strade più frequentate del Veneto. Zeppa di semafori che (mi pare) becchiamo quasi tutti. L’andatura è lenta forse a causa dell’asfalto bagnato dalla notte prima o forse a causa della partecipazione all’evento meno preparata dell’anno passato. Non vedo quello che nel 2015 era arrivato primo in cima al S.Pellegrino e non c’è Cosma che tira, un altro con cui mi ero ingaggiato. Mi sa che mi diverto solo col Mik quest’anno se non c’è nessuno dell’Uci Lido da “salita”. Arrivati a Longarone becchiamo codona da turisti e li passiamo tutti, forse anche in statale vietata. Poi ci buttiamo verso Erto facciamo un pezzo di ciclabile. Gomma davanti mia a terra. Porco d’ordinanza e vado di schiuma (questa volta Bozz sarebbe fiero di me). A Perarolo (seconda pausa ristoro) gonfio con l’anidride ma vedo che esce schiuma dal buco più grande del previsto. Il grande Mik però ha tutto. Mi offre la sua ruota davanti di ricambio. Lo ringrazio e accetto al motto “se ti si sgonfia a te ti faccio da gregario e te la passo ovvio”. Comunque per fortuna che c’era. Arrivati in Cadore dopo un 500-600 dsl che ci porta ad un totale di 1200 entriamo in ciclabile e notiamo che il gruppone è sfaldatissimo. In testa siamo rimasti io, Mik, uno della ciclistica piovese con una Olimpia blu/gialla flu bellissima griffata Valentino 46, Giancarlo e un certo Cerilli che parte da solo. Noi aspettiamo un po’ e poi decidiamo di andare via da soli perché evidentemente il resto del gruppone non avrebbe fatto il Falzarego essendo già in ritardo per l’arrivo previsto a Cortina. Lungo la ciclabile aumentiamo leggermente il passo per riprendere il Cerilli. Sia mai che non ci aspetta e se ne va in fuga lunga. Ai meno 10 da Cortina lo riprendiamo e così siamo in 5 che verosimilmente affronteranno il Falzarego. In realtà a Cortina Cerilli si perde in cerca di mantellina e cibo e lo lasciamo. Qualche pausa di troppo negli ultimi km per i miei gusti. Il Falzarego è un lunga salita di 16km non molto pendente che ho già fatto 2 volte, non è una salita da scalatori leggeri puri, ma da passisti scalatori dotati di una certa potenza nella gamba, arriva dopo un avvicinamento tranquillo in cui ho visto Mik alimentarsi bene indi so che la affronta non in riserva energetica come l’anno prima. So che lui va su di watt-pacing e so anche che è più potente quindi in una lunga progressione alla fine mi staccherebbe. Così al primo (dico primo) suo “attacco”, per testare il gruppetto di 4, e approfittando delle prime rampette senza tanto ragionare parto per il mio fuorisoglia alla “bersagliera”. L’Olimpia blu/gialla come previsto si stacca subito, Mik non mi segue, e fa ovviamente la cosa giusta, io continuo per 10km a macinare in salita e per un attimo spero di farcela. Sono partito ai meno 14,5 e ai meno 7 secondo me ho il massimo vantaggio perché vedo Mik ancora con Giancarlo un paio di tornanti e 400-500 metri dietro. Mi fa strano che stia con questo Giancarlo. Io purtroppo ai meno 6 non riesco più a spingere e posso solo rallentare e sperare che il vantaggio basti. Purtroppo la gamba è andata e anche il cardio. Ho tirato troppo. In un falsopiano ai meno 5 mi dico “qua mi prende”. La sua maggior potenza viene fuori e quando sento sferragliare dietro di me ai meno 4,5 sostanzialmente è già finita. Mik mi passa e scatta. Rispondo allo scatto ma vado troppo alto di cardio e posso solo lasciarlo andare. Lo vedo andare via facile e capisco che ne aveva ancora. A me invece gli ultimi 3 viene fuori di tutto, compresi mani e piedi senza sangue credo a causa dell’innalzamento sella fatto solo 5gg prima. Mi sa che oramai il miglior posizionatore per me stesso sono io e non gente che ti mette in bici come un 20enne. Incrocio Mik ai meno 500 dalla vetta (indi mi ha dato facili 3-4 minuti in 4km). Raggiungo anche io la vetta e infreddolito mi giro e torno giù al bus che ci aspetta in stazione a Cortina. Terzo credo sia arrivato Giancarlo (indi podio Delfino alla festa dell’UCI Lido) e poi l’Olimpia 46colorata. Complimenti d’ordinanza al grande Mik, che ha condotto benissimo e non ha fatto l’unico errore che forse poteva fare, cioè venirmi dietro in fuori soglia, anche se credo non sarebbe cambiato nulla. Anche una mia condotta più watt-oculata mi avrebbe fatto fare una salita più veloce rispetto a quella che ho fatto scoppiando ai meno 4 (chissà magari me li prendo) ma comunque non al suo livello. Quindi bene così. Bel giro come sempre. Bei posti (dal Cadore in su ndr) e bell’ingaggio. Anno prossimo speriamo di più!
Angelo B. T.
Angelo B. T.